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Edizione 2023

Uno sport fatto solo di amichevoli non si è mai visto. Ci sono i campionati di Briscola, i campionati di Hobbyhorse, i campionati di Air Guitar, e addirittura i campionati di Fumo Lento. E allora perché non un campionato di Mölkky? E infatti c’è, lo sapete tutti, ma si chiama La Giostra Individuale Ovvero il Campionato Nazionale di Mölkky Uno contro Uno; non il Campionato Nazionale di Mölkky e basta. Chiamarlo così sarebbe stato un imperdonabile errore. Essere una Giostra evoca un sentimento cavalleresco fatto di solennità e fair play, qualcosa che non puoi trovare altrove. Essere una Giostra-Individuale fa risuonare l’eco fanciullesco di quando si roteava soli in sella ad un cavalluccio, soli eppure in compagnia di altri, vicini e lontani. Questo bel mix di sensazioni rende la Giostra Individuale un progetto unico disegnato per stare insieme, per condividere un’esperienza e si, per scontrarsi e vincere possibilmente evitando inutili sfoggi di muscoli. Infatti la Giostra Individuale è anche un campionato, una scusa ufficiale per incontrarsi e giocare. Dopo interminabili occhiate, match all’ultimo sangue, inutili critiche su un logo più che perfetto, “scontri sovrumani, duelli decisivi che decideranno chi l’armatura indosserà”, i dieci pupilli, gli intoccabili sono stati nominati. Quante sorprese, troppe per parlarne. E, scusatemi, ma devo finire la strofa: “É un torneo micidiale, è uno scontro fratricida il più forte dovrà infine tra tutti trionfar! Chi sarà mai? Chi sarà mai? Chi sarà mai?”

La finale de La Giostra Individuale non è stato un evento teso, è stato il campo scuola, il prediciottesimo e, contemporaneamente, la laurea del Mölkky italiano, non ce ne vogliano i cari amici di Sabbio Bergamasco. La finale della Giostra è stata (mi ripeto) soprattutto stare insieme giocando a Mölkky, bene. Perché smaltire tanti incontri in poco tempo richiede giocatori di livello.

Le esperienze internazionali, gli Erasmus del Mölkky, hanno probabilmente ripagato e la mano, guidata dalla strategia, ha portato Ruco alla vittoria. Un plauso a Turi (grandioso finalista) e a tuttə le altrə giocantə che riporto in ordine alfabetico: Angio, Bender, Botticelli, Eros, Fileri, Gianluchi, Luca BRT e Ruddie Louie.

Un ringraziamento anche a tuttə coloro che hanno partecipato alla Giostra, agli spettatori presenti durante la finale e a quelli che gravitano con passione attorno al pianeta Mölkky; siete delle persone estremamente civili.

Infine, proprio come si confà ad uno sport essenzialmente monodimensionale, non c’è stato un podio, solo dei numeri impressi al laser su di un orologio che segna sempre l’ora esatta, l’ora di giocare al Mölkky.

Testo: Il Maestro di cerimonia